Non è come sembra. I “martedì” all’Alfieri Carrù

Si dice che lavorare con i giovani mantiene giovani, rinnova le energie mentali (quelle fisiche un po’ meno) e, tutto sommato, si potrebbe pensare che non è una gran fatica. Ma non è come sembra. Non è proprio così, a dire il vero, ma certamente ne vale la pena.
Stare CON e PER i giovani, dalla loro parte, senza essere “compagnoni” a oltranza, alla fine paga. Ce lo dicono loro, le ragazze dell’Alfieri-Carrù, che continuano ad essere presenti, come da felice consuetudine dal 2016, agli appuntamenti dei “MARTEDI IN A.C.”, fucina di idee, proposte di attività per la programmazione e l’animazione di momenti formativi di carattere culturale, spirituale e ricreativo, oltre che occasione favorevole per conoscersi e incontrarsi.
Un altro anno universitario si conclude, e dando una veloce ma attenta occhiata ai mesi trascorsi (ottobre/giugno 2017-2018), ci si accorge di aver seminato – nel terreno non facile di questa generazione che “corre verso…” – semi di speranza, di invito alla condivisione, al rispetto, alla benevolenza e alla fraternità che unisce, consapevoli che non tutti sono caduti in spazi fecondi. Ma non è questo lo scopo della semina – fare dei numeri – ma convincersi che i frutti, i risultati, non sono prevedibili e programmabili dai nostri sforzi.
Tutto questo per dire che le nostre ragazze, sin dall’apertura dell’Anno Accademico in Istituto, lo scorso ottobre, si sono attivate nella stesura del calendario degli eventi, che hanno immediatamente rimandato alla Celebrazione del Natale, con tutto ciò che ad esso inerisce: la Liturgia, con le Letture, i canti, i momenti di riflessione attraverso segni e simboli. E soprattutto, con la consapevolezza di non essere – come molte volte purtroppo accade – spettatrici inerti e poco coinvolte – ma protagoniste attive di un Evento che non è né datato, né demodé…, ed è proprio questo il messaggio che si è voluto far passare.
L’agape fraterna del dopo-messa, con tante prelibatezze per tutti, ragazze, amici e collaboratori, fra cui le Comunità di Accoglienza che la nostra Struttura ospita nel suo interno, è stata, come sempre, un momento di ritrovo festoso e… atteso! Una festa di famiglia, riuscita per gli ingredienti di semplice e salutare accoglienza reciproca, festosità e sincera cordialità.
Non sono mancati il Presepe e l’Albero, frutto di un’équipe che ha lavorato in tempi al di fuori dei “martedi”, a seconda degli impegni di studio di ciascuna.
I giorni corrono, e dal panettone si arriva in velocità alle frittelle di Carnevale: quest’anno il martedì grasso è stato festeggiato da un gruppetto delle nostre ragazze con i giovani del Convitto Universitario Salesiano in Torino, il “San Giovannino”, conosciuto grazie all’animatore Don Gianni che da quest’anno è anche un nostro collaboratore puntuale nella sua proposta mensile di un incontro a carattere spirituale/dialogico con le ospiti interessate.
I “martedì” servono, sono un servizio alle persone.
Dalle bugie carnevalesche verso la colomba pasquale il passo è breve. Nel mezzo, altre proposte ed eventi, come la Lettura Scenica delle Biblioteche Civiche Torinesi, e poi appelli, esami imminenti e altri da preparare, conditi da ansie, inevitabili notti insonni per alcune, e infine… il buon esito! Sì, perché dobbiamo dire che, in linea generale, le nostre giovani studentesse sono seriamente impegnate nello studio, sapendo che – lontane da casa – sono doppiamente responsabili.
La Celebrazione Pasquale è stata il naturale prolungamento del Natale, e la preparazione ugualmente attenta e accurata, perfezionata da canti impegnativi eseguiti con bravura dal coro, accompagnato con altrettanta maestria dalle chitarre e dalla tastiera.
Maggio è tempo di sessioni primaverili di esami, di “fughe per la vittoria” di chi conclude il termine delle lezioni in facoltà ma per noi tutte è anche l’appuntamento – il secondo – con la Madre per Eccellenza, Maria. Come in ogni famiglia presenza indispensabile ed unificante, allo stesso modo Lei lo è per la famiglia dell’Alfieri-Carrù. E’ stato un momento forte di preghiera e riflessione, con un taglio quasi “cinematografico”, anche se forse il termine non rende l’idea…; voci che commentavano dal vivo e interpretavano attraverso immagini, musiche, colori, il percorso di una Donna che ha saputo farsi terreno fertile per l’umanità. “Miriam – Terra Accogliente”, come recita il titolo della Serata Mariana, è lo svolgersi del dialogo tra noi – fragili creature – e Lei, che dalla sua piccolezza ha generato Salvezza e Pacificazione.
Suggestivo poi il procedere di tutti i presenti al seguito di un grande cero acceso verso l’altare e la statua della Madonna, fra le mani un piccolo artistico lumino, segno di fede e fedeltà, per ridire insieme, ancora una volta, l’Ave Maria, preghiera cara al cuore di tutti.
Poi festa per tutti, in salone, come sempre.
Non poteva mancare un riconoscimento particolare per l’impegno e la disponibilità delle ragazze e delle insegnanti dell’Housing, anch’esse ospiti della struttura, che hanno preparato la Serata Mariana. E allora, una pizza casalinga molto, molto superiore a quelle cui siamo abituate! Soprattutto, un simpatico ritrovarsi per dire che – davvero – anche la fatica, il dispendio di tempo ed energie, paga. Non con un riscontro economico, si sa. Nei “Martedì in A.C.” la parcella è un’altra.