slider alfieri

La storia dell’Istituto Alfieri Carrù Onlus

La nostra storia

Tra il 1760 e il 1763 il conte Vittorio Amedeo Costa di Carrù e Trinità, che fu governatore di Novara e poi vicerè di Sardegna, dava incarico all’architetto Birago di Borgaro per la costruzione del suo palazzo affacciato su via San Francesco da Paola.
Al palazzo venne successivamente annesso il complesso detto “delle Cascine”, frutto di acquisti di case da reddito che si affacciavano sulle attuali vie Giolitti e Accademia Albertina.

Ricovero delle figlie della Misericordia

Nel 1837 nella proprietà delle Cascine venne a collocarsi il Ricovero delle figlie della Misericordia, istituzione assistenziale fondata in connessione con le Dame della Carità di san Vincenzo de’ Paoli, da Luigia Alfieri che ne affidò il funzionamento alle Figlie della Carità; l’opera venne proseguita dopo la sua morte da Luisa Costa, moglie di Cesare Alfieri, e da Costanza Alfieri marchesa Tapparelli d’Azeglio.

Ritiro Carrù

Nel 1882 moriva la contessa Costanza Luserna di Rorà, vedova del conte Costa di Carrù e Trinità, che a sua volta aveva fondato il “Ritiro Carrù” e che con testamento segreto lasciava precise disposizioni sull’utilizzo del palazzo di via Accademia. Nel 1882 il conte Carlo Alfieri affidò, in accordo con Paolo Costa della Trinità, l’amministrazione provvisoria del Ritiro Alfieri, al quale era di fatto unito il Ritiro Carrù, all’ing. Melchiorre Pulciano. A questi il conte Costa dà incarico, tra il 1892 e il 1896, per «opere di sistemazione del fabbricato». Nel 1896 avvenne la fusione ufficiale dei due ritiri in un unico Istituto che funzionava come educandato per fanciulle cattoliche di non agiata condizione.

Educatorio della Provvidenza

Negli anni della seconda Guerra mondiale l’edificio ospitò altre istituzioni, come l’Educatorio della Provvidenza e un ospedale del Sovrano Militare Ordine di Malta provvisto di ambulatorio medico chirurgico e pediatrico. Subì gravi danni alle coperture e all’ultimo piano che furono interamente rifatti.

Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT

Nella seconda metà del secolo scorso l’Istituto fu trasformato in convitto femminile con 75 posti letto sostituendo le originarie camerate in camere a due letti. All’inizio del 2003 venne elaborato un progetto di ristrutturazione e restauro conservativo che venne sottoposto alla Compagnia di San Paolo e alla Fondazione CRT che si fecero carico dei lavori di ristrutturazione.

Diventa socio

Lascia i tuoi recapiti al nostro staff nel form contatti, ti invieremo tutte il materiale informativo e tutte le condizioni per entrare a far parte della nostra grande famiglia.