Fin dalla sua costituzione nel 1837, l’Istituto Alfieri Carrù ha dato dimostrazione di accoglienza e solidarietà funzionando come “educandato per fanciulle di non agiata condizione” e in seguito, nel periodo della seconda guerra mondiale, ha ospitato un ospedale del Sovrano Ordine di Malta provvisto di ambulatorio medico-chirurgico e pediatrico.
Nuovamente in questi giorni i locali dell’Istituto non sono venuti meno al loro scopo primario in occasione dell’emergenza in Ucraina. Abbiamo accolto nei nostri spazi le socie dell’International Women’s Club of Turin, IWCT, che si sono adoperate, in accordo con il Consolato ucraino, per raccogliere indumenti, scarpe, piccoli giocattoli, matite, pennarelli, libri e quaderni per colorare, passeggini e materiale per l’igiene da portare ai bambini fuggiti dalla guerra in atto.
Una montagna di sacchi e sacchetti, oltre a ogni aspettativa, sono giunti in Istituto grazie alla generosità di tante persone e una quantità incredibile di scatole sono state riempite sotto l’occhio vigile di chi ha organizzato, mani laboriose hanno diviso indumenti per taglie e sesso, sorrisi e chiacchiere hanno reso il compito meno gravoso anche se il cuore e la mente erano immancabilmente proiettati a quanto sta succedendo a migliaia di chilometri di distanza ma vicini con affetto a mamme come noi e ai loro figli di qualunque età.
Sono state grandi, splendide, le nostre amiche IWCT, unite da uno spirito di solidarietà e abnegazione che talvolta sembra perduto. Ci avete commosso, siamo al vostro fianco, nel nostro piccolo e con le nostre forze, per darvi ospitalità e aiutarvi in questo vostro importante impegno umanitario.