Il 13 maggio 2025 si è tenuta, nel salone dell’Istituto, un’interessante conferenzasul tema “Pronti a cambiare – insieme oltre la fragilità”.
L’argomento è stato introdotto da Christian Casula, coordinatore del progetto “Pronti a cambiare – Insieme oltre le fragilità” dell’équipe della Pastorale Universitaria dell’ Arcidiocesi di Torino; Casula ha informato il pubblico che la Rete dei Collegi Cattolici di Torino attiverà, dal mese di ottobre, uno sportello di aiuto psicologico rivolto agli studenti, particolarmente a quelli fuori sede, per sostenerli in un momento difficile sotto molti aspetti: quello della solitudine, della lontananza dalla famiglia e dal proprio ambiente, del timore di deludere i genitori.
Il primo relatore è stato Frate Daniele Vallorani, del Santuario Francescano di S. Antonio da Padova, che ha affrontato l’argomento da un punto di vista principalmente religioso: riallacciandosi a quanto espresso da S. Francesco si è soffermato sul doppio significato della parola “passione”, che significa, da un lato dolore e sofferenza, e dall’altro apertura e ricerca di qualcosa o qualcun altro: smettendo di pensare soltanto a se stessi, prendendosi cura degli altri, e condividendo le fragilità proprie e altrui si superano insieme la difficoltà. Frate Daniele ha concluso lasciandoci un pensiero che induce alla riflessione: se non servo, a che cosa servo?
Don Luca Peyron, Cappellano universitario e Direttore del progetto “Pronti a cambiare”, ha ripreso il concetto principale espresso da Frate Daniele: siamo fatti per comunicare con gli altri, e le debolezze e le fragilità di ognuno di noi sono ciò che ci rende umani, in grado di metterci in relazione con gli altri, di riconoscere che problemi e difficoltà sono parte della vita; una parte soltanto, però, che non dobbiamo lasciar prevalere sugli aspetti positivi dell’esistenza, e condividere questa consapevolezza è fondamentale per mantenere l’equilibrio tra serenità e sofferenza e non abbandonarsi alla disperazione. A questo scopo è molto importante confidarsi, non soltanto con amici e parenti, ma con persone qualificate, in grado di toccare i tasti giusti per ristabilire una visione più serena della propria vita.
